Per scoprire la causa dello sbarramento iniziale del Lago di Pianico-Sèllere, occorre raggiungere la base dei depositi di riempimento dell’antico lago. Dallo studio dei più antichi strati lacustri si può stabilire come si formò il lago. Nel settembre 2007, un coraggioso carotaggio (Sondaggio Canneto), piazzato vicino al Torrente Borlezza (Fig. 43), si spinge il più possibile in profondità, ma, dopo aver perforato per ben 80 metri, fu interrotto senza raggiungere la base del deposito lacustre. Dallo studio delle carote estratte (Fig. 44) è venuta comunque una risposta importante sull’evoluzione del lago: i depositi più profondi (tra 80 e 50 metri sotto il piano campagna) sono limi e sabbie lacustri, ricchi di miche e di altri minerali provenienti dalle rocce della Val Camonica. La sedimentazione è organizzata in pacchetti di strati grigi (Fig. 44), ciascuno dei quali rappresenta una frana di fango subacquea, che si staccava dal bordo orientale del lago nella zona di Lovere, formava una nuvola torbida e depositava uno strato gradato (torbidite), talora con piccoli ciottoli sfaccettati3. In questi depositi non vi sono resti fossili, salvo rari granuli di polline di piante di ambiente freddo (Artemisia) che crescono nelle steppe e nei semideserti (Fig. 45). Questi dati suggeriscono la seguente ricostruzione: il Fiume Oglio, alimentato dal ghiacciaio camuno, aveva ostruito la Val Borlezza e formava un delta, in accordo con la vecchia ipotesi di Sergio Venzo (vedi Cap. 3). Secondo le datazioni radiogeniche, ciò avvenne circa 800 (805?) mila anni fa, durante la glaciazione MIS 20 (vedi Cap. 5 e appendice). Bisogna qui ribadire che la perforazione non ha raggiunto il fondo del deposito lacustre, quindi anche l’ipotesi dello sbarramento glaciale (Fig. 41) resta valida: i depositi del ghiacciaio potrebbero essere più profondi. Nella storia di un lago, lo sbarramento (soglia) può cambiare la sua posizione nel tempo, quindi anche il livello lacustre cambia4. In altre parole, lo sbarramento di un lago può essere mantenuto nel tempo da più cause. Infatti, come vedremo tra breve, altri agenti geologici (grandi frane) contribuirono poi ad innalzare lo sbarramento creato dall’Oglio.