I ghiacciai hanno modellato le vallate alpine e sono i principali responsabili della formazione e dello sviluppo dei laghi nelle Alpi. In particolare, la storia dell’antico Lago di Pianico-Sèllere è strettamente connessa con la storia glaciale della Val Camonica e della Val Borlezza, sua tributaria. Ma le avanzate dei ghiacciai alpini dipendono dalle variazioni del clima della Terra, quindi, prima di inziare il racconto della storia dell’antico lago, occorre premettere la storia del clima e delle glaciazioni. Questo capitolo illustra in breve la storia delle glaciazioni a livello globale, nelle Alpi e in Val Camonica.
Studiando i depositi al fondo degli oceani, i geologi hanno visto che la variabilità del clima della Terra si è accentuata negli ultimi tre milioni di anni. In particolare si è visto che la prima glaciazione maggiore nella regione artica iniziò circa 2.6 milioni di anni fa (= 2600 ka in Fig. 35)1. Questo momento rappresenta anche l’inizio del Quaternario, l’ultimo dei periodi geologici (vedi pag. 90). La curva a denti di sega di Fig. 35 rappresenta le variazioni di volume delle masse glaciali polari durante il Quaternario. I picchi blu sono intervalli di maggiore glaciazione, mentre gli intervalli rossi sono i periodi di minore volume delle calotte glaciali polari. Ogni periodo caldo / freddo si chiama Stadio Marino Isotopico (sigla MIS) ed è indicato da un numero. I numeri dispari indicano i periodi caldi, quelli pari i periodi freddi. Gli intervalli più caldi (cioè i picchi rossi più alti) si chiamano anche interglaciali. Gli interglaciali in Fig. 35 sembrano di breve durata, ma in realtà sono intervalli di oltre diecimila anni di clima stabile, simile o più caldo ed umido dell’attuale. Osservando l’alto numero di oscillazioni nella curva, si può concludere che la storia del clima nel Quaternario è molto complessa. Certamente nell’ultimo milione di anni si sono verificate più di quattro glaciazioni principali ed almeno otto interglaciali1.