Caratteri, distribuzione: Anche se oggi cresce solo in montagna , l’abete bianco non è una specie solo montana. Solo 6 mila anni fa cresceva sulle coste della Versilia, in gran parte della Pianura Padana e in Val Borlezza, in dense foreste con clima sufficientemente umido d’estate. Il polline è molto grande (fino a 200 micrometri, un quinto di millimetro, lo si può vedere con una lente!); gli aghi si riconoscono nei fossili perché presentano una specie di ventosa alla base , mentre la sommità è ottusa, a differenza di alcuni Abies balcanici e del tasso, con cui altrimenti si potrebbe confondere . Non si trovano mai pigne intere perché le pigne mature si desquamano direttamente sulla pianta, disperdendo le squame e i semi.
Storia a Pianico-Sèllere: Nei depositi del Lago di Pianico-Sèllere si trova abbondante il polline , associato, nell’Interglaciale di Pianico, con il carpino e con altre latifoglie che vivono oggi in climi temperato caldi o freschi. Il polline però scompare al termine dell’Interglaciale di Pianico, quindi l’abete bianco non prendeva parte alla foresta temperato-fredda di pino macedonico e abete rosso che occupò la val Borlezza nelle fasi stadiali (Membro di La Palazzina della Formazione di Pianico).
Bibliografia: Svenning & Skov 2004; Wick, 1996; Rossi, 2004; Wick e Mohl, 2006; Colombaroli et al., 2007, Ravazzi et al. 2013.