Negli ultimi milioni di anni le Alpi sono sempre state a grande distanza dai centri vulcanici, cioè quelli attivi in Italia centro-meridionale, nel Massiccio Centrale e in Europa centrale. Tuttavia, nei depositi di Pianico-Sèllere è stato possibile dimostrare la presenza di ceneri vulcaniche attraverso livelli di particelle di vetro con le tipiche vescicolazioni indicative dell’espansione dei gas durante un’eruzione. Queste particelle di vetro si deposero sul fondo del lago per caduta di polveri (tefra) contenute nella nube vulcanica. Sono ancora in corso gli studi per identificare il centro eruttivo di provenienza; a questo scopo si misura con diffrattometro e microsonda la composizione chimica delle particelle di vetro e degli altri minerali, perché ciascun vulcano lascia una firma geochimica nei prodotti eruttivi